Intervista al Sindaco di Conca della Campania pubblicata su “In Locomotore” organo del Movimento di Formazione Politico Culturale “La Locomotiva”
Sig. Sindaco, dopo quatto anni di mandato, che bilancio può farsi della gestione Amministrativa da Lei compiuta?
Innanzi tutto mi preme sottolineare che nel corso della campagna elettorale non eravamo stati prodighi di promesse, quindi ci è stato facile mantenerle.
Abbiamo inteso da subito rapportarci alla realtà del nostro piccolo centro ed impegnarci per la realizzazione di progetti non faraonici ma di immediata necessità.
Fra tutti, indicherei la soluzione del problema idrico che, paradossalmente, da sempre ha sfiancato il nostro Comune.
È stato necessario poi operare per la manutenzione degli assi viari e per il miglioramento della rete fognaria che, vista là sua disastrosa situazione antecedente agli interventi, pur essendo stata notevolmente ampliata, purtroppo non risulta ancora completata.
Altro intervento di sicura importanza è stato il Piano di Recupero realizzato soprattutto come presupposto necessario per la fruibilità in futuro di finanziamenti regionali. Di grandissimo interesse risulta il “progetto Scuola”; alcuni interventi di rilievo hanno interessato ed interessano l’attuale sito delle scuole medie.
In cooperazione con gli organismi preposti all’istruzione si è predisposto un piano di accorpamento di tutti i gradi scolastici presenti nel nostro Comune (scuola materna, elementare e media) presso il sito suddetto. Tale operazione comporterà un triplice vantaggio antetutto la riduzione delle incombenze economiche a carico dell’Ente Comunale per la gestione dei vari edifici scolastici oggi esistenti; una razionalizzazione nell’uso dei pochi dipendenti comunali destinati alla scuola; non ultimo per importanza il recupero della funzione di aggregazione sociale della scuola, elemento importantissimo dal punto di vista pedagogico.
Quanto alle altre opere va ricordato che sono ormai concluse, dal punto di vista delle competenze amministrative, le pratiche per la nuova casa comunale, per varie piazze tra cui quelle da realizzarsi a Cave ed Orchi e per gli impianti sportivi. Il nostro Comune è stato inoltre oggetto di un intervento di informatizzazione, questo a sicuro vantaggio dei cittadini per la celerità e la certezza dei servizi erogati dall’Ente.
Quali sono state le movenze politiche di questa Amministrazione per lo sviluppo economico del Comune?
Attraverso la locazione e la ristrutturazione, a carico degli utilizzatori, di edifici comunali in disuso (scuola Piantoli, scuola Vezzara ed ex poliambulatorio Conca) abbiamo offerto sostegno all’iniziativa privata, fonti di occupazione ed introiti economici per il Comune che hanno consentito di non vessare i cittadini con nuove tassazioni.
Quale Sindaco di un’Amministrazione legata al progetto politico di A.N. come ha conciliato la funzione Amministrativa con l’attività politica?
Io credo che l’Amministratore di un piccolo Comune come il nostro debba assumere le vesti di un “Pater Familias” e sapere inizialmente mediare i bisogni primari dei cittadini, i quali hanno voglia e bisogno di concretezza. Ho inteso all’indomani della mia elezione rinunciare alle vesti di esponente strettamente politico chiedendo al partito di sostituirmi quale dirigente in loco al fine di poter essere super partes.
Sono cosciente della pausa accorsa durante il mio mandato all’attività politica in senso stretto.
Credo però si possano dare delle spiegazioni: antetutto il legame tra attività politica e amministrativa richiede un notevole gioco di squadra che di fatto è mancato.
In secondo luogo è molto difficile nel nostro Comune amministrare seguendo i lineamenti della vera politica; imputo tale responsabilità all’impreparazione di cogliere il reale senso di una partecipazione collettivo-politica all’amministrazione.
Non nascondo che mi è capitato di veder confusa la partecipazione nei termini in cui esponevo con una pretesa a gestire la cosa pubblica in sostituzione degli organi Costituzionali legittimati dal voto.
Cosa spera possa arrivare ai Concani dalla prossima Amministrazione?
Credo che primo compito di qualsiasi Amministrazione sia far respirare libertà. Durante il mio mandato ho rappresentato tutti senza badare al fatto che fossero o meno miei elettori.
Credo di aver rotto una consuetudine: la classificazione dei cittadini quali soggetti di serie “A” e di serie “B”. Se questo nuovo equilibrio fosse rispettato sarebbe sufficiente.
Perché non si è ricandidato?
Ho bisogno di una pausa di riflessione.