In Locomotore

Diego Di Salvo intervista il sindaco Carlo De Monaco

Intervista al Sindaco di Conca della Campania pubblicata su “In Locomotore” organo del Movimento di Formazione Politico Culturale “La Locomotiva”

Sig. Sindaco, dopo quatto anni di mandato, che bilancio può farsi della gestione Amministrativa da Lei com­piuta?

Innanzi tutto mi preme sottolineare che nel corso della campagna elettorale non era­vamo stati prodighi di pro­messe, quindi ci è stato facile mantenerle.

Abbiamo inteso da subito rapportarci alla realtà del no­stro piccolo centro ed impe­gnarci per la realizzazione di progetti non faraonici ma di immediata necessità.

Fra tutti, indicherei la soluzio­ne del problema idrico che, paradossalmente, da sempre ha sfiancato il nostro Comu­ne.

È stato necessario poi opera­re per la manutenzione degli assi viari e per il miglioramen­to della rete fognaria che, vi­sta là sua disastrosa situazio­ne antecedente agli interven­ti, pur essendo stata notevol­mente ampliata, purtroppo non risulta ancora completa­ta.

Altro intervento di sicura im­portanza è stato il Piano di Recupero realizzato soprat­tutto come presupposto ne­cessario per la fruibilità in fu­turo di finanziamenti regio­nali. Di grandissimo interesse risulta il “progetto Scuola”; alcuni interventi di rilievo hanno interessato ed interes­sano l’attuale sito delle scuo­le medie.

In cooperazione con gli orga­nismi preposti all’istruzione si è predisposto un piano di ac­corpamento di tutti i gradi scolastici presenti nel nostro Comune (scuola materna, elementare e media) presso il sito suddetto. Tale operazio­ne comporterà un triplice vantaggio antetutto la ridu­zione delle incombenze economiche a carico dell’Ente Comunale per la gestione dei vari edifici scolastici oggi esi­stenti; una razionalizzazione nell’uso dei pochi dipendenti comunali destinati alla scuo­la; non ultimo per importan­za il recupero della funzione di aggregazione sociale della scuola, elemento importantis­simo dal punto di vista peda­gogico.

Quanto alle altre opere va ricordato che sono ormai concluse, dal punto di vista delle competenze ammini­strative, le pratiche per la nuova casa comunale, per varie piazze tra cui quelle da realizzarsi a Cave ed Orchi e per gli impianti sportivi. Il nostro Comune è stato inol­tre oggetto di un intervento di informatizzazione, questo a sicuro vantaggio dei cittadi­ni per la celerità e la certezza dei servizi erogati dall’Ente.

Quali sono state le moven­ze politiche di questa Am­ministrazione per lo svilup­po economico del Comu­ne?

Attraverso la locazione e la ristrutturazione, a carico de­gli utilizzatori, di edifici co­munali in disuso (scuola Piantoli, scuola Vezzara ed ex poliambulatorio Conca) ab­biamo offerto sostegno all’ini­ziativa privata, fonti di occu­pazione ed introiti economici per il Comune che hanno consentito di non vessare i cittadini con nuove tassazio­ni.

Quale Sindaco di un’Ammi­nistrazione legata al proget­to politico di A.N. come ha conciliato la funzione Amministrativa con l’attività politica?

Io credo che l’Amministratore di un piccolo Comune come il nostro debba assumere le vesti di un “Pater Familias” e sapere inizialmente mediare i bisogni primari dei cittadini, i quali hanno voglia e bisogno di concretezza. Ho inteso al­l’indomani della mia elezione rinunciare alle vesti di espo­nente strettamente politico chiedendo al partito di sosti­tuirmi quale dirigente in loco al fine di poter essere super partes.

Sono cosciente della pausa accorsa durante il mio man­dato all’attività politica in sen­so stretto.

Credo però si possano dare delle spiegazioni: antetutto il legame tra attività politica e amministrativa richiede un notevole gioco di squadra che di fatto è mancato.

In secondo luogo è molto dif­ficile nel nostro Comune am­ministrare seguendo i linea­menti della vera politica; im­puto tale responsabilità al­l’impreparazione di cogliere il reale senso di una partecipa­zione collettivo-politica all’amministrazione.

Non nascondo che mi è capi­tato di veder confusa la par­tecipazione nei termini in cui esponevo con una pretesa a gestire la cosa pubblica in sostituzione degli organi Costi­tuzionali legittimati dal voto.

Cosa spera possa arrivare ai Concani dalla prossima Am­ministrazione?

Credo che primo compito di qualsiasi Amministrazione sia far respirare libertà. Durante il mio mandato ho rappresentato tutti senza ba­dare al fatto che fossero o meno miei elettori.

Credo di aver rotto una con­suetudine: la classificazione dei cittadini quali soggetti di serie “A” e di serie “B”. Se questo nuovo equilibrio fosse rispettato sarebbe suffi­ciente.

Perché non si è ricandidato?

Ho bisogno di una pausa di riflessione.

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